venerdì 31 ottobre 2008

Alfa Romeo Alfetta 2000 del 1977















L'Alfa Romeo Alfetta 2000 del 1977

Passata la crisi petrolifera e il periodo dell'austerità che induceva a ridurre le cilindrate e a risparmiare benzina, ora le case automobilistiche guardano verso l'alto, e l'Alfa Romeo nel 1977 propone questo modello di Alfetta con cilindrata superiore.

La Storia:

Bisognava sostituire l'alfa 2000 berlina, vettura in produzione dal 1971 con una linea oramai datata, così l'Alfa Romeo decide di mettere in commercio la "sorella maggiore" dell'alfetta 1800 (nel 1975 nasceva l'alfetta 1600) in maniera da coprire anche il segmento di vetture di cilindrata medio - alta.

La nuova alfetta 2000 è la prima novità italiana dell'anno 1977 e viene subito soprannominata come "alfettona" , è stata presentata nel febbraio 1977 al salone di Amsterdam.

La tecnica:

La nuova alfetta viene equipaggiata con motore due litri, ereditato dall' Alfa 2000, dal punto di vista meccanico è identica alla 1800 ( eccetto il motore), quindi motore bialbero anteriore, trazione posteriore, retrotreno a ponte de Dion e parallelogramma di Watt, cambio in blocco al differenziale e dischi freno posteriori all'uscita dei semiassi.

Dal punto di vista estetico la linea della carrozzeria rimane invariata, vengono effettuate modifiche alla parte anteriore, il frontale ora ha 2 proiettori rettangolari anzichè 4 rotondi, viene modificato il paraurti.
Lateralmente scompare il deflettore vengono modificate le maniglie e maggiorata la griglia di espulsione dell'aria dall'abitacolo.

Posteriormente vengono maggorati i gruppi ottici, e il paraurti.
Date le modifiche ai paraurti la nuova alfetta 2000 risulta dieci centimetri più lunga della 1800.
Internamente la vettura appare completamente ridisegnata , il gruppo plancia volante è di nuova concezione così come diversi altri particolari.

Nel complesso la nuova alfetta appare stilisticamente più moderna e con prestazioni più brillanti della già vivace 1800.

Caratteristiche tecniche:

  • motore: bialbero 1962 cc, alesaggio x corsa = 84x88,5 mm
  • potenza max: 122 CV DIN a 5300 giri/min
  • coppia max 17,9 mkg DIN a 4000 giri/min
  • trasmissione: cambio a 5 rapporti tutti sincronizzati in blocco con il differenziale,frizione monodisco a secco, trazione posteriore, retrotreno a ponte de Dion con parallelogramma di Watt
  • freni: idraulici a disco sulle 4 ruote con servofreno, dischi posteriori all'uscita del differenziale
  • carrozzeria: berlina 4 porte 5 posti, scocca autoportante in acciaio
  • dimensioni: lunghezza 4,39 m, larghezza, 1,64 m, peso 1090 kg
  • prestazioni: velocità max 185 km/h
  • consumo: 10,1 litri x 100 km
  • pneumatici: 185/70-14
  • serbatoio: 49 litri
  • accessori a richiesta: vernice metallizzata, cerchi in lega, condizionatore d'aria

Costo della vettura nel 1978: 8.602.000 lire

Valutazione attuale: 1000 euro (ruoteclassiche ottobre 2008)

Hanno parlato di lei:

  • quattroruote gennaio 1977 n°253 autonotizie
  • quattroruote giugno 1977 prova su strada
  • ruoteclassiche n°219 marzo 2007

mercoledì 29 ottobre 2008

Fiat 1900 B Granluce



La Fiat 1900 B Granluce

La produzione Fiat degli anni '50 e fortemente influenzata dallo stile americano, l'italia intera guarda agli Stati Uniti come modello da imitare nello sviluppo e nella ricostruzione.

La Storia:

La 1900 B Granluce nasce in un periodo in cui la Fiat guarda molto all'America e decide di realizzare questa vettura che deriva dalla berlina 1900, per avere una coupè 2 porte di gran classe da contrapporre all'Alfa Romeo 1900 Sprint.

Dante Giacosa, progettista di casa Fiat decise di puntare alla realizzazione di una vettura fuoriserie che si distingueva dalle Alfa Romeo per comfort spazio e vistosità, vista la difficoltà di competere in prestazioni con i bialbero del Portello. All'Alfa si preferiva puntare sulla costruzione di vetture dal temperamento sportivo, più curate nella realizzazione di motori potenti piuttosto che di carrozzerie ben rifnite.

La 1900 B Granluce si presentava come una vettura vistosa e opulenta, sembrava una Buick americana un pò più piccola, ed era stata allestita nel reparto carrozzerie speciali della Fiat. All'apparenza sembrava una vera e propria fuoriserie americana, sia all'esterno che all'interno, il suo punto di forza era la cura nella realizzazione di tutti i particolari, e la buona dotazione di accessori di alta qualità.

La Tecnica:

La 1900 B Granluce è una berlinetta sportiva che deriva dalla 1900 berlina, la carrozzeria è coupè a 2 porte con sei posti a sedere, il motore è quello della berlina con qualche cavallo in più. La caratteristica meccanica più curiosa della Granluce è il giunto idraulico interposto tra motore e cambio, ideato per ridurre le vibrazioni che consente di partire senza usare la frizione.

In effetti si comporta come un cambio automatico, basta accelerare e la vettura si avvia, soluzione molto utile nei percorsi cittadini, si può lasciare inserita la seconda o la terza e agire soltanto su acceleratore e freno senza il rischio che si spenga il motore senza aver premuto la frizione. Quest'ultima viene utilizzata solo per cambiare marcia. L'uso del cambio e della frizione sono quindi ridotti al minimo.

Altra novità è l'antifurto di serie posto sul tunnel del cambio, con una chiave è possibile inserirlo o disinserirlo per immobilizzare la vettura.

La dotazione degli interni è di alto livello, degna di un'americana, selleria in pelle e panno bicolore, sei comodi posti a sedere, sedili anteriori reclinabili, cruscotto fornito di serie con orologio, termometro acqua e radio Autovox RA15 Supereterodina con sintonizzazione automatica delle stazioni preferite, antenna con comando a manovella, un allestimento da far invidia a qualsiasi auto della sua categoria e anche superiore.

La carrozzeria della 1900 B Granluce veniva verniciata in bicolore, rosso - nero oppure due tonalità di grigio, altri colori erano a richiesta.

Caratteristiche tecniche:

  • Motore: Cilindrata 1901 cc, rapporto di compressione 7,5:1, potenza max 80 CV SAE a 4000 Giri/Min, carburatore doppo corpo Weber 36 DIT 5
  • Trasmissione: cambio a 5 rapporti e giunto idraulico fra motore e cambio
  • Freni: a tamburo sulle 4 ruote con surpressore (funziona come un servofreno)
  • Velocità max: 145 Km/h
  • Dimensioni: lunghezza 4,33 m, larghezza 1,65 m, altezza 1,59 m
  • Consumo: elevato

L'impostazione di guida è quella tipica delle vetture americane, sterzo piuttosto pesante, prestazioni scarse e consumo elevato. Il punto di forza della vettura è il comfort offerto dalla comodità degli interni e l'ottimo servizio reso dal giunto idraulico che rende la 1900 B Granluce simile ad un'automatica.

La Fiat 1900 B Granluce viene prodotta dal 1956 e il 1958.

Costo della vettura nel 1956: 2.100.000 lire

Prezzo attuale: 13.000 euro (valutazione Ruoteclassiche a Ottobre 2008)

Interesse collezionistico: alto, soprattutto all'estero.

Reperibilità: scarsa

Curiosità:

La Fiat 1900 B Granluce è stata una vettura molto apprezzata da chi poteva permettersela infatti è stata definita come la più sofisticata ed esclusiva costruita dalla Fiat nel dopoguerra, anche Totò ne acquistò una verso la fine degli anni 50.

Auto Con Aria Condizionata, Le Prime Furono In America

E' una notizia datata "Luglio 1936" e parla di un esperimento impianto di aria condizionata sulle autovetture.

Sembra che già nel lontano 1936 negli Stati Uniti veniva sperimentato un impianto di condizionamento dell'aria da poter installare sulle automobili, un impianto in miniatura che prendeva spunto da i sistemi di condizionamento degli uffici.

Si trattava di un apparecchio dotato di un ventilatore, una serpentina attraverso la quale veniva raffreddata l'aria, e un compressore da applicare al motore della vettura, il tutto fornito in un apposito kit.

Il costo del kit era piuttosto alto, in Europa venne definito come "la solita americanata di cui si può tranquillamente farne a meno", e che sicuramente non avrebbe riscosso successo. Non fu così! L'invenzione ebbe un notevole successo negli Stati Uniti, tanto che nei decenni successivi le case automobilistiche iniziarono a montarlo di serie o come accessorio a richiesta sulle loro autovetture.

In Europa e soprattutto in Italia i primi kit di impianto aria condizionata per macchina arrivarono verso l'inizio degli anni 60, in particolare va ricordato il kit aria condizionata della "Frigi King", un modello importato dagli Stati Uniti, di cui la rivista automobilistica "Quattroruote" fece una prova di installazione e verifica dell'efficienza di funzionamento su una Fiat 1800, e pare funzionasse molto bene.

Era un impianto piuttosto ingombrante e quindi non poteva essere installato su tutte le auto, era necessario che ci fosse abbastanza spazio nell'abitacolo per inserire l'apparecchio refrigeratore.

Solo diversi anni più tardi le case automobilistiche italiane iniziarono a proporre come accessorio a richiesta l'impianto di aria condizionata, e solo sui modelli più prestigiosi.

martedì 28 ottobre 2008

Accessori Auto d'Epoca: Supporto Per Registratore Philips

Tra gli accessori auto d'epoca più originali in auge negli anni 60 va ricordato il "supporto di montaggio su auto per registratore a caricatore Philips" N6705

In quel periodo la Philips mise in commercio questo supporto per mangianastri portatile che poteva essere applicato al cruscotto di qualsiasi autovettura.
Il supporto era dotato di cavi elettrici per poterlo collegare all'autoradio della vettura e registrare su audiocassetta i programmi radiofonici o le canzoni preferite per poi riascoltarle a piacimento.

Il registratore Philips permetteva inoltre di collegare un microfono, quindi oltre alle canzoni della radio si poteva registrare la propria voce o le conversazioni che avvenivano a bordo dell'automobile.

Il supporto Philips N6705 poteva funzionare con i registratori portatili Philips El 3302 - 3301T
oppure N 2202 - 2203 molto diffusi in quel periodo.

Questo accessorio era facilmente reperibile nei negozi di ricambi accessori auto, ed era piuttosto diffuso, anche Paul Mc Cartney il famoso cantante dei Beatles ne fece installare uno sulla sua Aston Martin.

Paul Mc Cartney si recò con la sua vettura per far visita all'ex moglie di John Lennon, questa donna aveva avuto da Lennon un figlio che si chiamava "Jules".
Durante il viaggio Paul cercava di inventare una canzone nuova, da cantare al piccolo Jules, e iniziò a canticchiare una melodia che faceva "Hey Jules,..." naturalmente la registrò tramite il microfono del registratore Philips che aveva montato sulla sua Aston Martin.

Quelle poche strofe ideate al momento per il figlio di Lennon diedero spunto per "Hey Jude" una delle canzoni più famose scritte da Lennon-McCartney e cantate dai Beatles.
Senza il Philips N6705 e il suo registratore che permisero di fissare su nastro quella canzonetta per il piccolo Jules, probabilmente il grande Paul Mc Cartney non avrebbe mai scritto Hey Jude.

Alfa Romeo 75 2.0 Prima Serie


L'Alfa Romeo 75 Prima Serie
La prima serie della 75 viene prodotta dal 1985 al 1988 pertanto può essere considerata un' auto storica a tutti gli effetti.
Il numero "75" deriva dagli anni appena compiuti dalla casa milanese in quel periodo.
La Storia:
Il progetto della 75 vede la luce all'inizio degli anni '80, un periodo piuttosto difficile per la casa milanese, che dopo i gloriosi successi avuti dalla vendita delle "Giulia" e delle "Alfetta" si trova ora in una fase di declino economico.
Le casse sono vuote e in questa condizione l'azienda non è in grado di investire grosse somme per progetti innovativi.
Progettare un modello nuovo risulta impossibile senza soldi nel cassetto, quindi per sostituire la Giulietta si decide di creare un'auto nuova mantenendo la struttura dell' abitacolo di quella vecchia, modificando solo la parte anteriore e quella posteriore, in modo da ridurre al minimo la necessità di nuovi stampi.
La linea di cintura viene solamente alzata con aggiunta di lamiera, le saldature vengono abilmente nascoste da un profilo di plastica nera che attraversa tutta la fiancata, e
l'interno della vettura viene rinnovato con strumentazioni più moderne mantenendo però l'impostazione stilistica degli altri modelli, in particolare dell'Alfa 90.
Nasce così la 75, una Giulietta ristilizzata, la clientela Alfa avrebbe preferito cambiamento più radicale delle linee, ma nonostante tutto la nuova 75 riscuote un buon successo in termini di gradimento e di vendite.
La Tecnica:
Abbiamo detto che stilisticamente la 75 conserva le linee e le caratteristiche della Giulietta, la meccanica rimane identica, con il classico motore bialbero con alimentazione a 2 carburatori doppio corpo , la trazione posteriore con cambio in blocco al differenziale e ponte de Dion, ma è stata ottimizzata per offrire prestazioni brillanti da vera sportiva.
Il motore della 75 2.0 mantiene le caratteristiche di potenza di quello dell'Alfa 90, cilindrata 1962 cc , potenza max 128 Cv DIN a 5400 giri, e la vettura ha una velocità max di 195 Km/h
Curiosità:
La seconda serie della 75 viene sostituita nel 1992 dalla 155, una vettura completamente rinnovata nella meccanica, infatti adotta un pianale Fiat a trazione anteriore, caratteristica che delude le aspettative degli alfisti legati alla trazione posteriore e a soluzioni raffinate come il ponte de Dion, la 75 risulta infatti l'ultima Alfa a trazione posteriore.
La 75 viene adottata da Polizia Stradale, Carabinieri e Guardia di Finanza per sostituire le vecchie Alfetta.

Alfa Romeo "Giulia TI Super"


L'Alfa Romeo Giulia TI Super
E' una versione speciale della Giulia 1600, prodotta dalla casa milanese tra il 1963 e il 1964.
La Giulia 1600 nasce nel 1962 come una brillante berlina per la famiglia, e esattamente come è capitato per la 1900 Super, anche alla Giulia viene assegnato il nominativo di "auto di famiglia che vince le corse".
Infatti la TI Super è stata protagonista di numerose competizioni, rivelandosi una formidabile macchina da corsa che dava il filo da torcere anche a vetture più potenti e concepite in chiave prettamente sportiva.
La 1600 TI Super nasce nel 1963, viene dotata del motore della "Giulia SS" da 129 Cv SAE, contro i 106 della versione normale, un notevole incremento di potenza, inoltre viene montato il cambio a cloche (sulla 1600 TI normale era al volante), i sedili sportivi tipo Avio, e un alleggerimento generale della vettura che passò da 1000 Kg a 900 Kg.
Questa modifica fa si che la velocità massima aumenti da 165 a oltre 185 Km/h.
Dal punto di vista estetico la Giulia 1600 TI Super viene dotata di cerchi in lega leggera, la reticella al posto dei fari interni, e il glorioso quadrifoglio verde sulle fiancate e sul baule, così questo modello viene subito nominato dal pubblico come "Giulia Quadrifoglio".
Inutile dire che la Giulia 1600 TI Super o meglio ancora " Giulia Quadrifoglio" scatena subito l'interesse del pubblico, dei preparatori di auto e motori da competizione come Facetti, Bosatto, Conrero, insomma in poco tempo diventa la regina della categoria Turismo, una vettura che fa parlare di se per molto tempo.
Valore Attuale Della Vettura: 25000 Euro (Fonte "Ruoteclassiche n° 238 Ottobre 2008)

lunedì 27 ottobre 2008

Alfa Romeo "8C 2300 Spider Corsa" Touring 1931










L'Alfa Romeo 8C 2300 Spider Corsa

La Storia:

Si tratta della versione sportiva dell''Alfa Romeo 8C 2300 che viene prodotta tra il 1931 e il 1934.
In quei anni, l'Alfa Romeo forniva ai suoi clienti gli autotelai completi di radiatore cofano e parafiamma, la realizzazione di parafanghi, parabrezza e la coda spettava ai carrozzieri, come Castagna, Zagato, Pininfarina e Touring.


Questa versione di Alfa 8C 2300 viene carrozzata da Touring nel 1931 e offre accurate finiture di pelle, eleganti profili cromati e capottina a scomparsa dietro ai sedili.
Ha avuto numerosi successi nelle competizioni sportive dell'epoca come la Mille Miglia, La Targa Florio e molte altre.
E' stata una vettura dal costo molto elevato, si pensi che nel 1931 solo l'autotelaio costava 91.000 lire, l'equivalente di 9 Fiat Balilla, a cui poi bisogna aggiungere le spese per realizzare la carrozzeria.


La Tecnica:

La 8C 2300 Spider Corsa Touring riprende gli schemi costruttivi della 6C 1750 sia per quanto riguarda il motore che per il telaio.
Il motore è un 8 cilindri in linea dal notevole ingombro, realizzato dal progettista Vittorio Jano in 2 monoblocchi da 4 cilindri e compressore a due lobi di costruzione Alfa Romeo.

L'Alfa Romeo 8C 2300 Spider Corsa ha una potenza di 155 Cv, un peso di 1000 Kg, un buon impianto frenante e prestazioni eccellenti per una vettura degli anni 30 difficilmente eguagliabili dalle vetture di marche concorrenti, infatti ebbe numerosi successi nelle competizioni sportive.


Caratteristiche Tecniche:

-Motore: 8 cilindri in linea bi blocco con teste in lega leggera, cilindrata 2336 cc
-Potenza: 155 Cv la prima serie, poi aumentata a 165 Cv a 5400 giri/min
-Alimentazione: compressore volumetrico a due lobi e carburatore monocorpo Memini
-Trasmissione: frizione a secco a dischi multipli, cambio a 4 marce
-Corpo vettura: sospensioni ad assale rigido, balestre longitudinali semiellittiche, ammortizzatori a frizione, carrozzeria Spider con capottina a scomparsa.
-Freni: a tamburo con comando meccanico
-Dimensioni: lunghezza 3,97 m, passo 2,75 m, peso a vuoto 1000 kg
-Prestazioni: velocità max 185 km/h la prima serie, poi aumentata a 195-215 km/h nelle serie successive.
-Serbatoio: 100 litri + 12 nella vaschetta anteriore.
-Autotelaio: realizzato da Alfa Romeo Milano
-Carrozzeria Realizzata Da Touring Milano

Prezzo dell' autotelaio nel 1931: 91.000 lire
Valore attuale stimato: circa un milione di euro.

Hanno Parlato Di Lei:

Ruoteclassiche n° 144 Novembre 2000

Alfa Romeo "Giulietta Familiare Colli"


L'Alfa Romeo Giulietta Familiare Colli
Ve la ricordate questa vettura?
Si tratta di una versione speciale della famosissima giulietta, realizzata dalla carrozzeria milanese Colli in appena 90 unità tra 1959 e il 1960.
La Giulietta familiare Colli appartiene a quella categoria di auto d'epoca molto rare, la meccanica e il passo sono gli stessi della Giulietta berlina, con motore bialbero 1300 cc da 53 Cv.
Le modifiche estetiche riguardano solo la parte posteriore della vettura, infatti la Colli allungava il tetto aggiungendo un terzo finestrino laterale, e dotava la coda di un ampio portellone posteriore incernierato lateralmente per accedere al vano di carico che risultava notevolmente più ampio di quello della Giulietta berlina.
La Carrozzeria Colli nacque a Milano nel 1932, e divenne famosa per le sue elaborazioni di autovetture Fiat e Alfa Romeo.

domenica 26 ottobre 2008

Fiera "Grande Mercatino Ferrara" Per Ricambi Auto d'Epoca


Mostra mercato "ricambi per auto e moto d'epoca"

Dal 08 al 12 dicembre 2008 si tiene a Ferrara il Grande Mercatino, una Mostra mercato dei ricambi d'auto e moto d'epoca, un appuntamento a cui ogni appassionato del settore non può mancare.
Si tratta di una grande mostra mercato dedicata ai ricambi d’auto e moto d’epoca, in cui puoi trovare parti di ricambio, accessori d'epoca aftermarket o originali, riviste d'epoca e quant'altro, relativi alle mitiche Alfa romeo del passato, le Lancia, le Fiat e tutte le altre marche.

Questo evento da la possibilità a tutti gli appassionati di modellismo e autovetture del passato di incontrarsi, per vendere comprare, scambiarsi ricambistica d’epoca, o di andare alla ricerca di rari reperti di meccanica, fanaleria, parti di interni e anche di carrozzeria per la propria storica.

La manifestazione vanta oltre 200 espositori, tra cui antiquari, collezionisti e appassionati del settore, che aiutano i visitatori ad effettuare i loro acquisti .
Al Grande Mercatino di Ferrara è anche possibile far valutare la propria moto o auto d’epoca, o acquistare oggetti introvabili per fare un regalo di Natale originale.

In questo evento puoi dunque trovare Ricambi di moto e auto d’epoca di varie marche, Fiat, Lancia, Alfa Romeo, e tante altre.
Inoltre Modellismo, riviste specializzate, documentazione originale d'epoca, insomma un appuntamento a cui non si può mancare.

giovedì 23 ottobre 2008

Impianto a Gpl o a Metano Su Auto storica

Conviene l'installazione di un'impianto a Gpl o a Metano su un'auto storica?
Dipende dall'uso che si fa della vettura, ovvero, se la utilizzi solo qualche week end all'anno per andare ai raduni di auto storiche, allora probabilmente non conviene affrontare la spesa e lasciare il mezzo così com'è, ma se la utilizzi tutti i giorni, allora l'installazione di un impianto del genere ti permette la libera circolazione della tua vetture storica al pari di una moderna.

Infatti viste le numerose limitazioni in atto alla circolazione nei centri urbani di auto non catalizzate, l''impianto a gas o a metano è l'unica soluzione per poter circolare liberamente, inoltre non ci sono limitazioni per l' iscrizione del veicolo all'Asi nemmeno con impianto appena montato.

L'unico ostacolo è l' Omologazione Asi, cioè se vuoi ottenere la targa oro, d'argento o di bronzo, che è possibile solo se l'impianto è d'epoca e comunque installato non oltre 10 anni dalla 1° omologazione dell'auto.
L'omologazione Asi si ottiene sottoponendo l'auto ad un approfondito esame tenuto da una apposita commissione che certifica l'originalità della vettura.
Comunque per l'agevolazione di bollo e assicurazione per la propria storica basta la sola iscrizione Asi.

Molti possessori di auto storiche sono convinti che montare un'impianto a gpl o a metano equivale a rovinare l'originalità della loro vettura, probabilmente hanno ragione, però bisogna valutare che un impianto del genere non è invasivo, non va a modificare la meccanica della vettura, inoltre può essere rimosso in qualsiasi momento.

I vantaggi invece sono notevoli, libera circolazione al pari di un'auto moderna, vantaggio economico perché il gpl e il metano costano molto meno della benzina verde, senza contare il rispetto dell'ambiente perché una volta installato l'impianto la vettura inquinerà pochissimo.

Valutate voi!

mercoledì 22 ottobre 2008

Alfa Romeo Alfetta 1600








L'Alfa Romeo Alfetta 1600

La Storia:

E' stata definita come l'Alfetta anticrisi, viene prodotta ad Arese dal 1975 al 1977.
La crisi petrolifera degli anni '70 colpisce duramente il mondo dell'automobile, in particolare il settore delle vetture di qualità attorno ai 2 litri di cilindrata, quindi in modo particolare le Alfa Romeo.

Per correre ai ripari la casa milanese decide di allinearsi alla tendenza delle altre case automobilistiche di ridurre le cilindrate, e presenta una nuova Alfetta con carrozzeria quasi identica alla versione 1800 ma con motore di 1570 cc.

Il risultato e buono, e non si tratta di una versione più povera dell'Alfetta per diminuire i consumi e il prezzo di listino, anzi rispetto alla 1800 qualche particolare è addirittura migliorato.
L'Alfetta 1600 si riconosce a colpo d'occhio rispetto alla 1800 per il frontale con soli due fari anziché 4, e il paraurti senza rostri gommati.


La Tecnica:

La nuova Alfetta 1600 è praticamente invariata nella carrozzeria rispetto alla 1800 a parte alcune piccole modifiche estetiche come la fanaleria anteriore, dove ci sono 2 fari anziché 4, la calandra è nera con un solo fregio cromato, e i paraurti sono privi di rostri gommati.

All'interno vettura le modifiche sono minime, il volante è in finta pelle anziché in legno, cambiano i colori della strumentazione, e altre piccole modifiche poco rilevanti.
Per quanto riguarda la meccanica, l'Alfetta 1600 è identica alla 1800, a parte la cilindrata, il motore è il classico bialbero, le sospensioni anteriori a ruote indipendenti, trazione posteriore e cambio al retrotreno con ponte de Dion.

Il cambio a 5 marce conserva gli stessi rapporti, viene accorciato il rapporto al ponte.

Rispetto l'Alfetta 1800, la potenza è inferiore di 15 Cv e tale differenza si nota soprattutto ai bassi regimi ovvero al di sotto dei 4500 giri/min, quindi alle basse velocità non si avverte quella elasticità e quella forte coppia motrice tipica del modello 1800.
Un buon vantaggio ottenuto riguarda i consumi, infatti l'alfetta 1600 percorre 100 km con 8,4 litri , mentre la 1800 ne consuma 11,4.
Sul prezzo di listino si risparmiano circa 300.000 lire.


Principali caratteristiche tecniche:

-Motore: 4 cilindri in linea, cilindrata 1570 cc, alesaggio x corsa 78 x 82 mm
-Potenza max: 125 Cv SAE - 108 Cv DIN
-Coppia Max: 17 Mkg SAE a 4300 giri/min
-Alimentazione: 2 carburatori orizzontali doppio corpo da 40 mm
-Trasmissione: trazione posteriore, cambio a 5 velocità sincronizzate in blocco con il differenziale, frizione monodisco a secco, retrotreno a ponte de dion con parallelogramma di Watt.
-Corpo vettura: berlina 5 posti 4 porte, carrozzeria portante
-Scocca: in acciaio portante -Freni: a disco sulle 4 ruote doppio circuito con servofreno a depressione e limitatore di frenata posteriore, i dischi posteriori sono all'uscita dei semiassi del cambio.
-Pneumatici: 165 SR 14
-Dimensioni: lunghezza 4,24 m, larghezza 1,62 m, altezza 1,43 m, peso 1040 kg.
- Prestazioni: Velocità max circa 175 km/h
-Consumi: Consumo medio 8,4 lt/100km
-Capacità serbatoio carburante 49 litri

Prezzo di listino nel 1975: 3.679.200 lire
Valutazione Ruoteclassiche di Ottobre 2008: 3500 euro


Hanno Parlato di lei:

Quattroruote n° 230 - Febbraio 1975

Fiat 1100 R Berlina








La Fiat 1100 R Berlina


La Storia:

Nel febbraio 1966 la Fiat presenta al pubblico la 1100 R (la sigla R sta per rinnovata) una vettura accolta con molto interesse dal pubblico italiano, con una linea che pur rimanendo fedele agli schemi della serie precedente risulta nel complesso più moderna.
La cilindrata viene portata dai 1200 cc della serie precedente ai 1100 cc per lasciare un certo margine tra la 1100 R e la Fiat 124 che verrà presentata poco più tardi.

La 1100 R viene proposta con un prezzo e una cilindrata piuttosto competitiva rispetto alle concorrenti tedesche e inglesi, una strategia Fiat per rimettersi in linea con i prezzi del mercato europeo.
Successivamente alla 1100 R si affianca anche la versione familiare, viene prodotta dal 1966 al 1969.

La Tecnica:

Dal punto di vista estetico si tratta di un'evoluzione della precedente 1100 D, le differenze si notano sia nel frontale che nella coda, mentre il padiglione e la parte centrale della fiancata rimangono invariate rispetto alla precedente versione.
La parte posteriore è quella che ha subito più modifiche, la vettura nel suo complesso ha subito un processo di ringiovanimento più che riuscito.

Dal punto di vista tecnico la Fiat 1100 R è quasi identica all versione precedente, eccetto la cilindrata del motore che ritorna a 1089 cc, alcune variazioni vengono apportate al disegno dei collettori di scarico per poter installare un nuovo carburatore a doppio corpo Solex C32 PHH/5.

Il cambio è a leva centrale, i freni a disco all'avantreno, retrotreno a ponte rigido con balestre e ammortizzatori.



Principali Caratteristiche Tecniche:

-Motore: 4 cilindri in linea, alesaggio x corsa = 68 x 75 mm.
-Potenza max: 48 CV DIN a 5200 giri/min
-Coppia Max: 7,8 Mkg DIN a 3200 giri/min
-Alimentazione: un carburatore orizzontale doppio corpo Solex C32 PHH/5
-Trasmissione: motore anteriore, trazione posteriore, cambio a 4 velocità, la prima non sincronizzata, frizione monodisco a secco.
-Corpo vettura: Berlina 4 posti 4 porte, carrozzeria portante, avantreno a ruote indipendenti trapezi e molle elicoidali, retrotreno ad assale rigido con balestre e ammortizzatori
-Freni: idraulici a pedale a disco sull'avantreno, freno a mano sulle ruote posteriori
-Pneumatici: 155 - 13
-Dimensioni: lunghezza 3,96 m - larghezza 1,46 m - peso a secco 815 kg
-Prestazioni: velocità max circa 130 km/h, accelerazione da 0 - 100 in 22,9 sec
-Consumi: consumo medio 7,8 litri/100 km
-Capacità serbatoio carburante: 38 litri con 4,5 - 7 litri di riserva

Prezzo di listino nel 1966: su strada 947.900 Lire

Valutazione Ruoteclassiche a ottobre 2008: 2500 Euro


Hanno Parlato di Lei:

Quattroruote n° 123 Marzo 1966

lunedì 20 ottobre 2008

Alfa Romeo Giulia 1300 Ti

Alfa Romeo Giulia 1300 Ti

Alfa Romeo Giulia 1300 Ti

La giulia 1300 ti è una versione più brillante e potente della normale 1300, presentata nel 1965 mantiene invariata la struttura e le dimensioni della vettura da cui deriva ma con prestazioni più elevate.

La Storia:

Questa autovettura nasce per venire incontro alle esigenze degli utenti della giulietta ti, i quali passati alla giulia 1300 lamentavano che la nuova automobile pareva meno brillante. In effetti lo era, in quanto la giulia 1300 nasce dal montaggio del motore della giulietta ti sul corpo vettura della giulia berlina più pesante della precedente giulietta.
La nuova versione ha un'impronta più sportiva della precedente con un prezzo abbastanza accessibile, è stata prodotta dal 1966 al 1972.

La Tecnica:

Dal punto di vista estetico la giulia 1300 ti appare identica alla versione normale, a parte pochi particolari, il motore è un'evoluzione di quello montato prima sulla giulietta ti e poi sulla giulia 1300, ovvero il classico bialbero alfa romeo 1290 cc di cilindrata e 82 Cv DIN, l'alimentazione è assicurata da un carburatore verticale a doppio corpo Solex 32 PAIA 7 e filtro dell'aria a secco.
Differenze essenziali tra la Giulia 1300 ti e la Giulia 1300:
-aggiunta dei rostri con bordo di gomma sulla lama paraurti anteriore e posteriore
-abitacolo migliorato abbassando i sedili anteriori
-migliorato il comando sblocco deflettori, il rivestimento del quadro strumentazione
-migliorato l'assetto di guida con l'abbassamento dei sedili
-nuovo volante a tre razze in plastica nera
-aumento del rapporto di compressione del motore da 8,5:1 a 9:1
-aumento della potenza del motore da 78 a 82 Cv DIN
-Modifica dei rapporti del cambio e del rapporto al ponte

Principali caratteristiche tecniche:

-Motore: 4 cilindri in linea, cilindrata 1290 cc alesaggio x corsa 74 x 75 mm
-Potenza max: 94 Cv SAE - 82 Cv DIN -Coppia Max: 10,6 Mkg SAE a 4900 giri/min
-Alimentazione: carburatore verticale doppio corpo Solex 32 PAIA 7
-Trasmissione: trazione posteriore, cambio a 5 velocità sincronizzate, frizione monodisco a secco
-Corpo vettura: berlina 5 posti 4 porte, carrozzeria portante
-Scocca: in acciaio portante
-Freni: a disco sulle 4 ruote (Dunlop)
-Pneumatici: 155-15
-Dimensioni: lunghezza 4,14 m, larghezza 1,56 m, altezza 1,43 m, peso 980 kg a vuoto
- Prestazioni: Velocità max oltre 160 km/h, accelerazione da 0-100 in 12,8 sec
-Consumi: Consumo medio 9,8 lt/100km
-Capacità serbatoio carburante 46 litri con 7 litri di riserva.
Prezzo di listino nel 1966: su strada 1.499.500 lire
Valutazione Ruoteclassiche di Ottobre 2008: 4000 euro

Hanno Parlato di lei:

Quattroruote marzo 1966: Prova su strada

domenica 19 ottobre 2008

Alfa Romeo 1750 Berlina (1968 - 1972)

Alfa Romeo 1750 Berlina
 



Alfa Romeo 1750 Berlina


L'Alfa Romeo 1750 Berlina è un autovettura che ha riscosso un notevole successo, è stata prodotta in due serie tra il 1968 e il 1972.

La forma della sua carrozzeria ricorda sotto vari aspetti quella della Giulia, infatti veniva definita come la "super giulia"  l'impostazione meccanica la grinta e la tenuta di strada sono in linea con la tradizione di casa Alfa Romeo.
Le sue concorrenti erano più eleganti accessoriate e rifinite, ma nessuna superava l'Alfa Romeo 1750 in prestazioni.


La Storia:

Presentata al Salone dell'automobile di Bruxelles, la 1750 berlina è stata disegnata da Bertone, che nella realizzazione del frontale prese ispirazione dall'Alfa Romeo 2600 sprint del 1962. 

La 1750 nasce per affiancare la Giulia e accontentare la clientela di classe medio-alta, infatti l'aspetto estetico ne ricalca le linee essenziali, la 1750 berlina è più grande della Giulia, le linee sono più moderne e filanti, con un'impostazione conforme alle esigenze dell'automobilista che desiderava avere una macchina comoda, di classe, e dalle prestazioni elevate.

Per rispondere alle nuove esigenze la casa milanese si avvale della collaborazione di Bertone, il risultato è una berlina di classe medio-alta con tutte le caratteristiche che possono accontentare sia l'automobilista medio che di classe abbiente.


Il prezzo della 1750 berlina è piuttosto contenuto nonostante si tratti di una vettura di classe elevata, e questo vantaggio la rende competitiva rispetto alle sue dirette concorrenti favorendone le vendite sia in Italia che sul mercato europeo.



La Tecnica:

Dal punto di vista estetico e meccanico la 1750 Berlina è l'evoluzione della Giulia, e della Giulietta del 1953, anche il motore è un'evoluzione di quello della Giulietta e di quello della Giulia ovvero il bialbero Alfa Romeo con notevoli doti di erogazione di potenza, ben 132 CV SAE a 5500 giri/minuto, l'alimentazione è assicurata da due carburatori a doppio corpo orizzontali e filtro aria a secco.

Differenze tecniche essenziali della 1750 rispetto alla giulia:

-comando della frizione idraulico
-centri di rollio di avantreno e retrotreno abbassati
-aggiunta di una valvola limitatrice sull'impianto frenante per evitare il bloccaggio delle ruote posteriori
-alternatore al posto della dinamo
-ruote da 14 pollici anzichè da 15
-serbatoio di recupero del liquido di raffreddamento in vetro per controllarne il livello




Caratteristiche tecniche:

  • motore: tipo 00548 quattro cilindri bialbero 1779 cc, alesaggio x corsa = 80 x 88,5 mm
  • alimentazione: 2 carburatori doppio corpo orizzontali Weber 40 DCOE 32 
  • potenza max: 114 Cv DIN - 118 CV SAE a 5500 giri/min
  • coppia max 19 mkg SAE a 3000 giri/min
  • trasmissione: motore anteriore trazione posteriore, cambio a 5 rapporti tutti sincronizzati, frizione monodisco a secco, comando cambio a leva centrale.
  • freni: idraulici a disco sulle 4 ruote con servofreno, e limitatore di frenata al retrotreno
  • carrozzeria: berlina 4 porte 5 posti, scocca autoportante in acciaio, avantreno a ruote indipendenti, retrotreno ad assale rigido.
  • dimensioni: lunghezza 4,39 m, larghezza 1,57 m, altezza 1,42 m, peso 1110 kg in ordine di marcia
  • prestazioni: velocità max 180 km/h, accelerazione da 0 a 100 km/h  in 10,2 sec
  • pneumatici: 165 SR 14
  • serbatoio: 46 litri


  • Prezzo di listino nel nel 1968: su strada 1.969.600 lire
    Valutazione attuale: 7000 euro (ruoteclassiche Novembre 2013)

    Hanno parlato di lei:
    Quattroruote Febbraio 1968: prova su strada
    Ruoteclassiche Novembre 2000: Confronto Alfa Romeo 1750 berlina - 2000 berlina

    L'Alfa Romeo 1750 al cinema:

    La 1750 fu utilizzata in molti film degli anni 70, ricorderete senz'altro il filone poliziottesco che ebbe un notevole successo nelle sale cinematografiche, dove valorosi commissari giustizieri come Tomas Milian, Maurizio Merli, Luc Merenda,... inseguivano pericolosi criminali sfrecciando a bordo di velocissime autovetture Alfa Romeo come la giulia, l'alfetta la 1750 o la 2000.

    Reperibilità e Restauro:

    Non è difficile trovare un esemplare di Alfa Romeo 1750 berlina, il prezzo è abbordabile e i ricambi si trovano facilmente, se volete acquistarne una è consigliabile trovarne una ben tenuta, in quanto il restauro totale può costare piuttosto caro, gli esemplari davvero ben tenuti sono pochi.
    Potete trovare buone occasioni consultando la sezione vendo & compro della rivista "Ruoteclassiche".

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    Eventi

    • 7-8 Febbraio 2009 "Milano Classic Motors"
    • 15-16 Novembre Salone del Modellismo Presso Padova Fiere
    • 8-12 Dicembre 2008 Fiera Ricambi Auto Moto d'Epoca a Ferrara