
Fiat 125 prima serie (1967-1969)
La Storia:
La Fiat 125 rappresenta la storia di un modello Fiat allestito in tutta fretta ma che ha riscosso un enorme successo. Verso gli inizi del 1966 i vertici Fiat decidono che bisognava sostituire la Fiat 1300/1500 divenuta ormai obsoleta e non più in grado di tenere testa alle nuove Alfa Romeo Giulia, occorreva realizzare in fretta una nuova macchina che potesse riempire il periodo di transizione tra la 1500 in difficoltà e la 132 ancora in "alto mare" impiegando pochi soldi.
Dante Giacosa, progettista di casa Fiat, viene incaricato alla realizzazione dell'opera. Lavorando sulla carrozzeria della Fiat 124, e sul motore della 124 Sport, realizza in meno di 15 mesi, la 125 che viene presentata al salone dell'auto di Torino nel novembre 1966, e lanciata sul mercato a metà del 1967, un'auto che ha riscosso notevole successo nel mercato delle vetture di media cilindrata, con prestazioni di tutto rispetto.
La Tecnica:
Viene utilizzato il pianale della 1500 C, allungata e modificata la carrozzeria della 124 Berlina, modificato il motore della 124 Sport portando la cilindrata a 1600 cc. La nuova 125 aveva così un pianale più datato di quello della 124 , con retrotreno ad assale rigido e balestre a foglia, mentre la 124 aveva il ponte rigido ma con sospensioni a molle elicoidali.
La linea è quella della 124 ma l'abitacolo è più ampio, infatti la carrozzeria ha subito modifiche per essere adattata al nuovo passo, esteticamente la 125 ha il frontale più alto e imponente, 4 fari quadri anziché 2 tondi, mascherina cromata, creste dei parafanghi rialzate, profili cromati sulle fiancate, maniglie incassate coda con un nuovo disegno. Le portiere e la parte centrale della carrozzeria erano le stesse della 124.
La Fiat 125 risulta 19 cm più lunga della 124, più comoda e spaziosa e con un motore molto più potente, 90 CV contro 60. L'interno è di classe, con sedili anteriori regolabili, divano posteriore con bracciolo, selleria in finta pelle e panno, plancia in finto legno con due grandi strumenti circolari Veglia Borletti, volante a due razze a semicalice.Impianto frenante a disco sulle 4 ruote, cambio a 4 marce.
Caratteristiche Tecniche:
- Motore: 4 cilindri in linea, cilindrata 1608 cc, potenza max 90 CV DIN a 5600 giri/min, alesaggio x corsa = 80 x 80 mm, rapporto di compressione 8,8 : 1, coppia max 11,3 kgm DIN a 3500 giri/min
- Alimentazione: 1 carburatore invertito Weber doppio corpo 34 DCHE oppure Solex c34 PAIA/3
- Trasmissione: motore anteriore, trazione posteriore, cambio con 4 marce sincronizzate con comando a leva centrale, frizione monodisco a secco, rapporto al ponte 4,1 : 1 (10/41)
- Freni idraulici a pedale a disco sulle 4 ruote con servofreno a depressione
- Corpo vettura: berlina 4 porte 5 posti, carrozzeria portante in acciaio, sospensioni ant. indipendenti, post. a ponte rigido con balestre longitudinali monofoglia e ammortizzatori
- Dimensioni: lunghezza 4,22 m, larghezza 1,61 m, altezza 1,39 m, peso a vuoto 1000 kg, passo 2,50 m, carreggiata anteriore 1,31 m, carreggiata posteriore 1,29 m
- Prestazioni: velocità max 160 km/h
- Consumo: medio 9,5 litri/100km
- Pneumatici: 175 S 13
- Serbatoio carburante: 45 litri
Prezzo di Listino: 1.300.000 lire nel 1967
Valutazione attuale: 2.500 euro (Ruoteclassiche)Curiosità:
I primi prototipi di Fiat 125 iniziano a circolare verso la fine del 1966, ma il lancio ufficiale risale a maggio del 1967.
La nuova Fiat 125 nonostante la fretta con cui viene allestita e messa in commercio, ottiene un ottimo gradimento da parte di pubblico e critica, sia per la linea della carrozzeria, per la realizzazione degli interni che per le prestazioni di tutto rispetto, l'unica critica viene fatta per il cambio a 4 marce, che si preferiva fosse a 5 come nella A.R Giulia.
La Fiat 125 assieme alla 124 ha preso parte a numerosi Rally ottenendo ottimi piazzamenti grazie anche alla sua notevole robustezza
Hanno Parlato di lei:
Quattroruote Giugno 1967 (prova su strada)
Ruoteclassiche Aprile 2002
2 commenti:
Il cambio a 5 marce, la 125 l'avrà a partire dal 1968 sulla versione Special con 100 CV e oltre 170 km/h di velocità massima.
All'epoca, l'eccellenza delle berline 1600 cc. erano la Alfa Romeo Giulia Super, la FIAT 125 Special e la BMW 1600 ti (serie 02). Personalmente ho sempre ritenuto le italiane più sicure e progressive da guidare rispetto alla tedeschina, che ha sempre richiesto un certo impegno di guida soprattutto sul bagnato.
Ho lasciato da parte la mitica Lancia Fulvia GTE, soltanto perche aveva una cilindrata di "soli" 1300cc, ma con i suoi 87 CV non andava molto più piano di quelle "milleseicento"...
Le italiane sono sempre state le migliori...
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