martedì 14 febbraio 2012

B & Z Electra King



















B&Z Electra King



La casa automobilistica B&Z Electra King venne fondata nel 1961 a Long Beach, California (USA), e produsse piccole automobili elettriche a 3 ruote tra il 1961 e il 1981.

Uno dei modelli più famosi tra quelli prodotti dalla B&Z Electra King fu il modello 167.
la B&Z Electra King "167 " è una vetturetta a tre ruote e due posti, dotata di motore elettrico.
Fino al 1972 le automobili prodotte dalla B&Z Electra King erano equipaggiate da un motore elettrico da 1 Hp a corrente continua che garantiva una velocità massima di 18 Mph, equivalenti a circa 29 Km/h e un'autonomia di 45 miglia, circa 72 chilometri.

Nel 1972 la società è stata rilevata da Robert E McCoy, e vengono introdotti quattro nuovi motori, il più potente di essi conferiva ai veicoli una velocità massima di 36 mph, circa 58 Km/h

Le B&Z Electra King erano vetturette a 2 posti che svolsero svariati compiti, vennero usate come golf car, per piccoli trasporti negli aereoporti, nelle fabbriche,...

La produzione delle B&Z Electra King è cessata nei primi anni 1980, l'attività della società ha comunque proseguito come importatrice e rivenditrice di auto elettriche.

lunedì 16 gennaio 2012

Mostra Scambio Auto Moto Bici d' Epoca Morciano di Romagna 4 - 5 Febbraio 2012

Mostra Scambio Auto Moto Bici d'Epoca a Morciano di Romagna il 4 - 5 Febbraio 2012

Gli appassionati di auto moto e bici d'epoca non possono perdere questo appuntamento:
il 4 e il 5 Febbraio 2012 si tiene la seconda edizione della Mostra Scambio Auto Moto e Bici d’Epoca, a Morciano di Romagna, due giornate dedicate ai motori, alle due ruote alle quattroruote e ai cicli d'epoca, dedicato ai collezionisti, dove ci saranno numerose proposte per gli appassionati del collezionismo d'epoca.

Alla mostra scambio di auto moto e bici d'epoca a Morciano di Romagna ci sarà una esposizione di auto, moto e biciclette d’epoca, pezzi da collezione, ricambi, manualistica, riviste, pezzi di ricambio, modellismo d'epoca, abbigliamento,... il tutto dedicato al mondo dei veicoli d'epoca.

L'appuntamento imperdibile è presso la Mostra Scambio Auto Moto e Bici d’Epoca, il 4 e 5 Febbraio dalle 8:30 alle 17 nei locali del padiglione fieristico di Morciano di Romagna.

Il prezzo del biglietto di ingresso all'evento è di 5€ interi e 3€ ridotti.

Non mancate.

venerdì 6 gennaio 2012

Alfa Romeo Spider Ultima Serie (1990-1993)

Alfa Romeo Spider 2.0















Alfa Romeo Alfa Spider 2000 Ultima Serie (1990-1993)


Presentata al Salone di Ginevra l’Alfa Spider 2000 del 1990 è stata una delle più ammirate dell'esposizione grazie al colore rosso Alfa e alle affascinanti linee stile retrò, che mlto ricordano le sue progenitrici degli anni sessanta.

L'Alfa Spider 2.0 è  l’ultima della serie spider Alfa Romeo che ebbe inizio nel 1966 con la Spider Duetto o più comunemente definita “osso di seppia” a causa della forma della carrozzeria che appunto ricorda un osso di seppia.

Esteticamente l’Alfa Romeo Spider 2.0 del 1990 è il restyling del modello precedente, (1983-1990), meccanicamente vengono riproposti gli schemi del modello precedente che sono molto simili a quelli della Spider Duetto, pertanto  anche le sensazioni di guida si richiamano al primo modello, che nonostante alcune migliorie e all'adozione di pneumatici serie larga rimangono pressochè inavariate nel bene e nel male.

Meccanicamente nella Spider 2.0 del 1990, ritoviamo migliorie a parte, la meccanica della Giulia, gli interni sono stati ammodernati con l'adozione di nuova plancia, finiture e accessori come i vetri elettrici, la carrozzeria rispetto alla precedente versione ha subito solo alcuni ammodernamenti che ne alleggeriscono la linea.

L'Alfa Spider 2.0 è una vettura dalla linea piacevole ma meccanicamente vecchia rispetto alla concorrenza, l’Alfa Romeo ha voluto mantenere inalterate le caratteristiche tecniche dei precedenti modelli, il motore 1962 cc bialbero, deriva da quello che equipaggiava la giulia degli anni 60 e le giulietta degli anni 50, ammodernato grazie l’adozione dell’impianto di alimentazione ad iniezione elettronica, del variatore di fase, del catalizzatore a 3 vie e sonda lambda, e del servosterzo.

Anche cambio, differenziale e sospensioni ricalcano gli schemi delle Alfa Romeo prodotte prima del 1972, ovvero sospensioni anteriori a ruote indipendenti, posteriori a ponte rigido tipo Giulia, con stabilizzatore centrale e puntoni longitudinali, cambio a 5 marce in blocco con il motore, trazione posteriore con differenziale autobloccante al 25% come nell'Alfa 2000, meccanicamente parlando l’Alfa Spider 2.0 è una Giulia a tutti gli effetti, una meccanica raffinata, ma vecchia rispetto alla concorrenza delle altre auto prodotte negli anni 90.

Il comfort di marcia non è mai stato un punto di forza delle Alfa Spider e nemmeno della Spider 2.0, che eredita  pianale e meccanica di vecchia generazione, sullo sconnesso sono evidenti traballamenti e vibrazioni del pianale e dei montanti.

In un test su strada effettuato da quattroruote nel 1990, l’Alfa Spider 2.0 risulta essere migliorata notevolmente rispetto alle precedenti versioni, definita come un’auto seria ed emozionante, ma allo stesso tempo impegnativa da guidare, la meccanica e le sospensioni datate le conferiscono il comportamento di un'auto vecchia, la Spider allarga notevolmente in curva per poi chiudere bruscamente, ha un elevato coricamento sulle ruote.

In accelerazione scoda lasciando il tempo al pilota di correggere la traettoria, presenta difficoltà sullo sconnesso, dove l’aderenza è precaria.

La frenata dell’Alfa Spider risente della mancanza dell’ABS, la frenata risulta discontinua, caratterizzata da bloccaggi del retrotreno e continui serpeggiamenti.

Quattroruote giudicò il motore piuttosto lento sia in accelerazione che in ripresa, l’aggiunta dell’iniezione elettronica e del catalizzatore ad un motore nato con i carburatori a doppio corpo, hanno fatto perdere coppia e cavalli, infatti l’Alfa Spider 2000 del 1990 ha coppia e potenza max rispettivamente di 16 Kgm e 117 Cv.

Ricordiamo che il motore bialbero Alfa Romeo montato sia sulle precedenti Spider che sulle Alfetta e poi sulle Alfa 75, aveva una potenza che si aggirava attorno ai 130 Cv, in particolare quello montato sulla Spider del 1983 aveva i seguenti valori di potenza: coppia max 18, 1 mkg DIN a 4000 giri/min, potenza 128 cv DIN a 5400 giri/min.

La nuova Spider perde rispetto alla precedente ben 11 cavalli, una differenza che si fa sentire, quattroruote la giudicò in ripresa troppo pigra per essere una sportiva moderna.

L’Alfa Romeo Spider veniva venduta in 3 versioni: Spider 1600 a carburatori, Spider 2000 i.e a iniezione, Spider 2000 i.e catalizzata.

Oggi un esemplare ben conservato di Alfa Spider 2000 ultima serie vale circa 8000 euro.


Caratteristiche Tecniche:


Alfa Spider 2000 iniezione cat Europa


  • Motore: anteriore longitudinale, bialbero quattro cilindri in linea, cilindrata 1962 cc, coppia max 16 Kgm DIN a 4200 giri/min, potenza max 117 CV DIN a 5800 giri/min
  • Alimentazione: iniezione elettronica Bosch Motronic, e pompa carburante elettrica,
  • catalizzatore a 3 vie e sonda lambda.
  • Distribuzione: 2 valvole per cilindro, due alberi a camme in testa
  • Trasmissione: motore anteriore trazione posteriore, cambio con comando a leva centrale, 5 rapporti tutti sincronizzati, frizione monodisco a secco con comando idraulico, differenziale autobloccante.
  • Corpo Vettura: spider 2 posti 2 porte, carrozzeria portante
  • Sospensioni: anteriori a ruote indipendenti bracci trasversali e biella obliqua, ammortizzatori idraulici telescopici, posteriori a ponte rigido con attacco centrale, braccio longitudinale, molla elicoidale, ammortizzatori idraulici telescopici, barra stabilizzatrice
  • anteriore e posteriore.
  • Freni: idraulici a disco sulle 4 ruote con servofreno a depressione
  • Dimensioni: lunghezza 4.27 m, larghezza 1.63 m, altezza 1, 29 m, peso in ordine di marcia 1110 kg
  • Prestazioni: velocità max 190 km/h - accelerazione da 0 a 100 km/h in 10,7 sec.
  • Consumi: 6,6 l/100 km a 90 km/h - 8,6 l/100 km a 120 km/h - 10, 5 l/100 km ciclo urbano.







martedì 3 gennaio 2012

Fiat 600 Multipla














Fiat 600 Multipla & Multipla D
La Fiat 600 multipla è un auto rivoluzionaria, può essere considerata la prima monovolume italiana mai costruita, la 600 Multipla venne presentata nel 1956, era frutto di un progetto dell' Ing. Dante Giacosa, probabilmente un modello di auto del genere era troppo in anticipo sui tempi, e le sue potenzialità non furono del tutto comprese.

Sarà per l'estetica particolare che la rendeva più simile ad un furgone, la Fiat 600 Multipla non piacque al pubblico, e fu un prodotto di nicchia destinato a tassisti, artigiani, imprese varie,... insomma un mezzo di lavoro e non di trasporto per famiglia e tempo libero.

Eppure la Fiat 600 Multipla era un mezzo eccezionale, in appena 3 metri e mezzo la Multipla garantiva 6 posti a sedere, oppure 2 posti e un ampio vano di carico grazie ai sedili posteriori abbattibili, in sostanza la Fiat 600 Multipla era un'utilitaria da 6 posti pratica, economica, con un motore di appena 633 cc, aumentati successivamente a 767 nel 1960.

La carrozzeria della Fiat 600 Multipla è stata ottenuta modificando la Fiat 600, il posto di guida venne spostato in avanti guadagnando spazio, permettendo di posizionare 3 file di sedili da 2 posti ciascuno, in modo da ospitare comodamente 6 persone, oppure di abbattere i sedili posteriori e centrali, ottenendo un ampio piano di carico.
Cartteristica della Fiat 600 Multipla erano le porte anteriori apribili controvento come voleva la moda dell'epoca.

Meccanicamente la Fiat 600 Multipla era una vettura affidabile, longeva e semplice da riparare, ma aveva i suoi difetti, il motore tendeva facilmente al surriscaldamento, un pò meno nella serie Multipla D, le prestazioni non erano un granchè, velocità max 100 Km/h, e nemmeno la silenziosità di marcia, anche i freni non erano granchè, inoltre gli snodi delle sospenzioni anteriori si usuravano rapidamente, ma ricordiamo che si tratta di un'auto degli anni 50.

La Fiat 600 Multipla venne inquadrata dal pubblico più come un furgone che come un autovettura,
questo inconveniente deluse le aspettative Fiat, che con la 600 Multipla, forse troppo in anticipo sui tempi, voleva introdurre il concetto di auto monovolume che andasse bene sia per la famiglia che per il lavoro, ma il progetto riuscì a metà.

La produzione della Fiat 600 Multipla iniziò nel 1956 per concludersi nel 1966, fu venduta in 243.000 unità, quasi 10 volte meno le vendite della Fiat 600 Berlina, dalla Fiat 600 Multipla derivò il furgone 600T, prodotto dal 1962 al 1964 in circa 20.000 esemplari.

La Fiat 600 Multipla venne prodotta in due serie, Fiat 600 Multipla con motore 633 cc dal 1956 al 1960, e Fiat 600 D Multipla dal 1960 al 1966.
La versione Multipla D proponeva un incremento della cilindrata, le prestazioni migliorarono lievemente, e diminuì anche la tendenza al surriscaldamento del primo motore.

Oggi la Fiat 600 Multipla è piuttosto ricercata, anche perchè se ne trovano poche, un esemplare in buone condizioni vale circa 8.000 euro per la Multipla prima serie e 7.000 euro per la Multipla seconda serie.
I ricambi di meccanica della 600 Multipla sono in comune con la 600 berlina quindi facilmente reperibili, difficili da trovare sono invece fregi scritte e parti di carrozzeria.

Auto di Merda, le Automobili più Brutte.

Auto di merda è una parolaccia, ma è anche il nome di un blog in cui si parla di automobili, in particolare di automobili brutte.

Autodimerda.blogspot.com descrive in chiave satirica tutte le auto più brutte della storia dell'automobile, in realtà è una rielaborazione in chiave umoristica della descrizione wikipediana di vari modelli di automobile del passato e del presente che l'autore definisce brutte.

Auto di merda recensisce qualche centinaio di automobili, più che altro è un sito dove farsi quattro risate leggendo le descrizioni goliardiche e a volte un tantino azzardate delle auto più brutte della storia, qualcuno potrebbe anche offendersi trovando catalogata come auto di merda la propria auto del cuore, ma si sa, la satira è satira e non risparmia nessuno.

Se volete farvi quattro sane risate alle spalle delle auto di merda leggete http://autodimerda.blogspot.com/

sabato 31 dicembre 2011

Esenzione Del Bollo Per Tutte le Auto e Moto d'Epoca











Esenzione Bollo Auto e moto d’epoca, decade l'obbligo di Iscrizione ASI o FMI.


Risoluzione 112/E Agenzia delle Entrate


L'Agenzia delle Entrate tramite la risoluzione 112/E stabilisce che ai fini dell’esenzione dal pagamento del bollo per le auto e moto d'epoca ultraventennali non è più obbligatoria l'iscrizione all’Asi, Automobilclub storico italiano, o alla Federazione motociclistica italiana.

Con la risoluzione 112/E, l'agenzia delle entrate risponde al quesito di un contribuente residente nella regione Sardegna, sull'obbligo di iscrivere la propria auto o moto d'epoca ad un Club ASI FMI o federato, ai fini di poter usufruire dell’esenzione per i veicoli ultraventennali di particolare interesse storico e collezionistico.

In particolare, l’Agenzia delle Entrate afferma che auto e moto d'epoca che possono usufruire dell’esenzione del bollo devono essere presenti nelle liste di autoveicoli e motoveicoli predisposte dall’Asi e dalla Fmi, ma la novità è che non è necessaria nessuna iscrizione a questi club per poter godere delle agevolazioni.


In definitiva:


Per le auto e moto d'epoca ultratrentennali non cambia nulla.


Le auto e moto d'epoca di età compresa tra 20 e 30 anni possono usufruire dell'esenzione dal pagamento del bollo e godere di tariffe agevolate che cambiano da regione a regione, se detti veicoli compaiono nelle apposite liste di veicoli di interesse storico predisposte da ASI e FMI, ma non è più obbligatoria l'iscrizione a questi Club Federati.


Se il proprio veicolo d'epoca non è compreso nelle liste Asi o Fmi, il proprietario può richiedere di documentarne il “particolare interesse storico e collezionistico” con apposita domanda da presentare ai medesimi enti.


Fonte: CGIA Mestre.

venerdì 30 dicembre 2011

Alfa Romeo Alfasud Giardinetta















Alfa Romeo Alfasud Giardinetta



L'Alfasud Giardinetta è stata la prima station wagon Alfa Romeo, presentata nella primavera del 1975, derivava meccanicamente ed anche esteticamente dalla versione Alfasud berlina.



L'Alfa Romeo Alfasud giardinetta ebbe scarso successo a causa della linea poco riuscita, l'Alfasud Giardinetta non piacque al pubblico, infatti, viste le scarse vendite, solo 6.000 vetture vendute in 5 anni, venne tolta dal listino nel 1980.



Meccanicamente l'Alfasud Giardinetta è simile alla Alfasud berlina, motore a 4 cilindri boxer da 1186 cc. e 73 Cv SAE, trazione anteriore, cambio a 4 rapporti sincronizzati + RM, retrotreno ad assale rigido, freni a disco sulle 4 ruote, pneumatici 165/70 SR 13.



L'Alfasud Giardinetta veniva proposta nella versione 2 porte con portellone posteriore incernierato superiormente, la linea della carrozzeria derivava da quella della berlina 2 porte, stesse le dimensioni rispetto alla Alfasud berlina, eccetto il peso che differiva di circa 50 kg in più. L'Alfasud Giardinetta aveva 5 posti a sedere, oppure 2 a sedile posteriore ribaltato che garantiva un ampio vano di carico.



L'Alfasud Giardinetta raggiungeva la velocità massima di 150 km/h, aveva un consumo normalizzato di 13 km/l.



L'unica concorrente italiana dell' Alfasud Giardinetta era la Fiat 128 Familiare.






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Eventi

  • 7-8 Febbraio 2009 "Milano Classic Motors"
  • 15-16 Novembre Salone del Modellismo Presso Padova Fiere
  • 8-12 Dicembre 2008 Fiera Ricambi Auto Moto d'Epoca a Ferrara